COME OTTIMIZZARE LE GOOGLE ADS

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come OTTIMIZZARE le Google Ads

I 4 elementi fondamentali

L’affiliate marketing è una modalità di Performance Marketing. Per fare numeri servono numeri. Questo l’abbiamo già chiarito in un altro articolo.

La modalità diretta per promuovere in modo efficiente i propri prodotti passa attraverso le Campagne di Google Ads, che verranno chiarite a breve, e Facebook Ads, a cui abbiamo dedicato un altro articolo.

Richiedono test, prove, ottimizzazioni. Serve esperienza, inutile girarci intorno.

Un’esperienza pluriennale che vogliamo mettere a tua disposizione per saltare a piè pari i mesi o anni di A/B test, fallimenti, cadute e scalate.

Ottimizzare le Google Ads

Vediamo le sue dinamiche!

LE CAMPAGNE GOOGLE ADS

La finalità principale di una campagna su Google è portare il potenziale cliente a concludere l’acquisto. Fin qui tutto ovvio. Ma come?

Si perché i percorsi che potresti seguire sono molteplici. Innanzitutto è bene distinguere le Campagne Google Display da quelle della Rete di Ricerca.

Se sponsorizzi un Ads sulla rete di Ricerca Google il tuo annuncio comparirà prima dei risultati organici della Serp. In pratica supererai i mostri sacri della SEO, capaci di rankare nelle prime posizioni in modo organico. Un evidente strategia pull, in cui l’utente è già consapevole dei propri bisogni.

Altro caso invece è quello di Google Display, in cui l’utente viene intercettato mediante banner pubblicitari durante la sua navigazione. Si tratta di un evidente strategia push in cui l’utente sta svolgendo una ricerca su un altro argomento che ha un legame nullo o indiretto col prodotto che sponsorizzi.

Ma vediamo i punti chiave per ottimizzare le tua Google Ads.

I 4 pilastri delle Google Ads

Keywords: ovvio dire che vanno selezionate quelle con minor difficoltà di posizionamento e più alto potenziale. Meno ovvio sottolineare che vanno associate tra loro per comporre un annuncio semanticamente corretto. Utilizzane poche e con un legame chiaro e logico tra loro. In questo modo non rischi di distruggere i tuoi sforzi a causa di un’unica keyword errata.

Analysis: basati sempre sui numeri quando effettui l’analisi dei tuoi annunci. Mantieni i vincenti, elimina gli altri. Investi il denaro risparmiato per promuovere nuove versioni delle Ads più performanti. CPC (costo per click) e CPC (costo per conversione) sono due dei parametri da tenere sotto controllo.

Device: spesso l’utente si trova in una fase di pensiero differente a seconda del device che utilizza. Cosa significa. Molte ragazze e donne sono più propense a scrollare i trucchi da acquistare su internet in un momento di svago, magari dal proprio cellulare. Una buona percentuale tende a rimandare l’acquisto alla sera, concludendolo davanti al pc, con la giusta serenità e calma.

Time: In che fase della giornata si trova la mia buyer personas? La domanda è sempre questa. Sta lavorando? è in pausa pranzo? È seduta sul divano o sta guidando? Il timing di pubblicazione della tua ads dovrò essere stabilito di conseguenza.

 

E adesso, buona fortuna, anche se non ne hai bisogno!

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